Anno di pubblicazione: 2006 Etichetta discografica: Premium Records PRE 007 – Soulfood Music Distribution GmbH
“Non era nelle mie intenzioni pubblicare un secondo album in memoria di Rosa, tantomeno un omaggio con gli gli stessi brani del primo e tanto meno ancora in una forma così ridotta e perennemente in bilico fra le corde di un fiddle e il soffio di una conchiglia. È stato il mio pubblico a spronarmi a questo lavoro, un pubblico tanto diversificato quanto i luoghi in cui hanno trovato palco i concerti dedicati a Rosa Balistreri. Un viaggio intrapreso inizialmente fra le quattro mura di una sala, provando e riprovando i brani, cercandone i suoni in questo o quello strumento fra i tantissimi che Frank Wulff e Hinrich Dageför posseggono, fino a trovare la nota giusta per l’introduzione del brano finale “Quannu moru” in un semplice bicchiere d’acqua. Nessuna pretesa, nessuna sfida, solo il gioco e l’ironia del caso che si intrufola furtivo e si fa musica. Non a caso in tedesco suonare e giocare sono la stessa parola! Ed è forse proprio giocando con il suono che questo lavoro ha preso le distanze dalla foma sinfonica ma anche da quell’intimità scarna e profonda che a Rosa soltanto appartiene. Così suonando, giocando, viaggiando e lavorando insieme, il nostro pubblico è cresciuto con noi, continua a seguirci dalle grandi sale da concerto ai club, dai festival ai teatri con sempre lo stesso desiderio di poterci riascoltare in un CD dal vivo. Volutamente ho dunque scelto alcuni brani registrati al cortile del Palazzo Di Lorenzo nell’ambito del Festival delle Orestiadi di Gibellina ed altri registrati al teatro Tipi di Berlino: in queste occasioni si sono spontaneamente aggiunti i preziosi contributi musicali di mio fratello Sebastiano al liuto rinascimentale, (realizzandosi così anche l’antico desiderio di suonare insieme) e dell’amico e trombonista Ferdinand von Seebach, che già aveva arrangiato alcuni brani per il precedente Canta Ro’ con l’Orchestra Sinfonica Siciliana. A Gibellina suonò Rosa dopo il terremoto del 1968 che distrusse interamente il paese. Lei ne parlò più tardi come un dei concerti più intensi della sua carriera. L’Istituto di Alta Cultura della Fondazione Orestiadi rappresenta da anni ormai, uno dei luoghi emblematici della cultura e dell’arte in Sicilia, un luogo in cui la memoria di un passato drammatico si fa spinta propulsiva per il futuro. La grande, multiculturale Berlino, che è diventata la mia città di adozione, rappresenta il presente e il futuro, così per me come per tanti altri cittadini del mondo. Questi due poli d’Europa dunque, rispecchiano la mia storia. E in questa storia, raccontando e cantando di Rosa e della Sicilia che ho vissuto, mi auguro una Rosa non più dimenticata, un’isola non più isolata.
Etta Scollo
TRACKLIST (testi) QUANTU BASILICÒ (QUANTO BASILICO) (03.26) L’ANATRA (03.54) SIGNURUZZU (OH SIGNORE) (04.01) CU TI LU DISSI (CHI TE LO HA DETTO) (03.29) MUCCATURI (IL FAZZOLETTO) (04.30) U CUNIGGHIU (IL CONIGLIO) (04.22) NTRA VIDDI E VADDI (TRA VILLE E VALLI) (03.38) I PIRATI A PALERMU (I PIRATI A PALERMO) (04.29) TRABIA (03.37) OLIOLÀ (03.09) LU LIBRRU (IL LIBRO) (03.55) NTA LA VICARIA (DENTRO LA VICARIA) (00.53) LU SULI (IL SOLE) (02.31) ROSA CANTA E CUNTA (ROSA CANTA E RACCONTA (04.47) QUANNU MORU (QUANDO MUOIO) (05.03) LIGGENNA (LEGGENDA DEL FLAUTO) (03.20) CANTU D’A CURUNA (CANTO DELLA CORONA) (04.57) RECITATIVO *QUANNU MORU (03.04) AMURI (AMORE) (04.18)